SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA
Il tessuto socio - economico del bacino d’utenza della scuola è in prevalenza industriale anche se comprende realtà di tipo agricolo ed artigianale, soprattutto nella frazione di Gozzolina.
I bambini che frequentano le nostre scuole appartengono a realtà famigliari ed
economiche molto varie, consistente è la presenza di bambini stranieri, proprio perché Castiglione d/St. assiste ad un consistente flusso migratorio.
Per la posizione periferica della scuola dell’infanzia di Gozzolina, rispetto al paese, sono molti i bambini che usufruiscono del servizio dello scuolabus (circa il 40% degli iscritti).
RISORSE CULTURALI
La scuola dell’infanzia collabora con gli enti locali presenti nel comune di Castiglione d/St., sia per un arricchimento culturale che per una collaborazione finalizzata al benessere dei bambini.
Le insegnanti considerano parte integrante dello spazio didattico anche il territorio naturale e sociale in cui sono ubicate le scuole, in quanto rappresenta un'importante risorsa di stimoli indispensabili per arricchire il progetto educativo.
ORARIO DI FUNZIONAMENTO
L'orario settimanale è così strutturato:
dalle 8:00 alle 16:00, dal Lunedì al Venerdì.
Ingresso:
dalle ore 8.00 alle 9.00 (gli alunni sono accolti a scuola accompagnati dai propri genitori ovvero da persone adulte delegate dagli stessi).
E' possibile usufruire della prima
Prima uscita :
dalle 13.00 alle13,15 a Gozzolina
dalle 13.15 alle 13,30 a San Pietro
Uscita pomeridiana
dalle ore 15.45 alle 16.00.
Servizio scuolabus (solo per il plesso di Gozzolina)
Partenza da scuola ore 15.50
Riposo pomeridiano
E’ previsto solo nel plesso di Gozzolina, dove è riservato ai bambini di tre anni e agli alunni tdi 4 anni che usufruiscono del servizio scuolabus, fino ad un massimo di 30 posti. (dal regolamento d'Istituto - Art. 41)
SERVIZI COMUNALI MESSI A DISPOSIZIONE DELL’UTENZA
SERVIZIO PRE-SCUOLA (a richiesta)
E' possibile l'accoglienza degli alunni dalle ore 7.30 alle 8, gestita dalle collaboratrici scolastiche della scuola.
SERVIZIO MENSA ( Art. 29 del regolamento d'istituto)
L’organizzazione del servizio dovrà essere conforme alle norme sanitarie che regolano la ristorazione collettiva dei soggetti minori. Per definire i menù e formulare pareri e proposte sulla gestione del servizio, l’Amministrazione Comunale costituisce annualmente la Commissione mensa con la partecipazione di docenti e genitori volontari. I membri della Commissione sono autorizzati ad entrare nell’edificio scolastico per svolgere i loro compiti, rispettando ovviamente il presente regolamento e senza comunque intervenire direttamente sugli alunni.
Nel caso in cui i docenti ovvero il personale ausiliario dovesse riscontrare qualche anomalia nelle pietanze che vengono somministrate dovranno immediatamente attivare la procedura di segnalazione telefonica del problema all’Ufficio Scuola del Comune di Castiglione delle Stiviere ed agli operatori dell’Azienda appaltatrice del servizio. Sia il Comune che l’Azienda dovranno intervenire con ogni urgenza per accertare e risolvere l’eventuale problema.
I genitori degli alunni che – per motivi religiosi o sanitari – necessitano di diete particolari per brevi periodi ovvero per un intero anno scolastico, dovranno attenersi alle regole fissate dai competenti Uffici Comunali. A riguardo, i docenti e il personale ausiliario potranno svolgere nei confronti dei genitori una funzione di informazione e di orientamento.
Viste le vigenti disposizioni igienico-sanitarie, a scuola non è consentita la somministrazione di cibi e bevande diverse da quelle fornite dal servizio di ristorazione scolastica
SITUAZIONE DELL’UTENZA
I bambini frequentanti le scuole dell’infanzia sono 112 per ogni plesso, sono presenti bambini di 3, 4, 5 anni.
Per una decisione concordata con il Consiglio d’Istituto, non vengono inseriti bambini anticipatari
LE SEZIONI
Sono presenti in ogni scuola 4 sezioni, eterogenee per età, composte al massimo da 28 alunni.
In ogni sezione operano due insegnanti titolari ed eventuali insegnanti di sostegno (L.104) affiancati al bisogno da assistenti ad personam o educatrici.
ISCRIZIONI ANNO SCOLASTICO 2022/23
Le iscrizioni per l’a.s. 2022/2023 si effettuano dal 4 gennaio al 4 febbraio 2022
INFORMAZIONI UTILI
Le iscrizioni sono aperte dalle ore 8 di martedì 4 gennaio 2022 alle ore 20 di venerdì 4 febbraio 2022.
La segreteria della scuola è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00 ed il sabato dalle ore 09.00 alle ore 13.00.
Per la Scuola dell’Infanzia le iscrizioni si effettuano su moduli cartacei da ritirare in Segreteria o da scaricare dal sito della scuola e stampare.
CRITERI D’ISCRIZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA I.C.2
La priorità va ai bambini residenti nel comune
Per l’infanzia di Gozzolina la priorità va ai bambini residenti nella frazione
1) residenti che compiono 5 anni entro il 31 dicembre dell’anno in corso
2) residenti che compiono 4 anni entro il 31 dicembre dell’anno in corso
3) bambini che compiono 3 anni entro il 31 dicembre dell’anno in corso
qualora il numero dei bambini superasse il numero dei posti disponibili si determineranno le precedenze secondo i seguenti criteri:
a. Bambini con famiglia monogenitoriale (non si considera monogenitoriale la famiglia con genitori separati e/o divorziati)
b. Bambini con entrambi i genitori che lavorano (dichiarazione del datore di lavoro) con fratelli frequentanti (*)la scuola dell’infanzia di riferimento
c. Bambini con entrambi i genitori che lavorano (dichiarazione del datore di lavoro) con fratelli frequentanti (*)la scuola primaria della sede di riferimento (Gozzolina -S.Pietro)
d. Bambini con entrambi i genitori che lavorano (dichiarazione del datore di lavoro) con fratelli frequentanti (*)la scuola secondaria
e. Bambini con entrambi i genitori che lavorano (dichiarazione del datore di lavoro) senza fratelli nell’istituto
f. Bambini con un solo genitore che lavora applicando gli stessi criteri di cui ai punti b-c-d-e
4) Bambini non residenti nel Comune con un genitore che lavora a Castiglione (graduati con gli stessi criteri dei residenti)
5) Bambini non residenti graduati come i residenti.
A PARITÀ DI CONDIZIONI LA DATA DI NASCITA DETERMINERÀ LA PRECEDENZA
(*) LA FREQUENZA SI INTENDE ALLA DATA DI ISCRIZIONE
REGOLAMENTO ED ORARI
Dal REGOLAMENTO D’ISTITUTO - II SEZIONE - SCUOLA DELL’INFANZIA
approvato con delibera n. 3 del Collegio dei Docenti del 27.06.2014 e delibera n. 3 del Consiglio d’Istituto del 30.06.2014
Art. 35 Ingresso alunni
a) Dalle ore 8.00 e fino alle ore 9.00 gli alunni sono accolti a scuola accompagnati dai propri genitori ovvero da persone adulte delegate dagli stessi. Prima di affidare i propri bambini alle insegnanti, i genitori provvedono a svestirli negli spazi appositamente predisposti.
b) Gli insegnanti presenti accolgono gli alunni dedicando loro tutte le attenzioni di cui hanno bisogno e – se necessario – scambiano rapidamente con i genitori le più rilevanti comunicazioni riguardanti la vita quotidiana dei bambini.
c) I signori genitori (ovvero i loro delegati) sono tenuti a rispettare in modo rigoroso gli orari: ciò non solo per ovvie esigenze organizzative, ma anche e soprattutto per consentire il regolare svolgimento delle attività educative e didattiche.
d) In tutte le fasi dell’ingresso degli alunni, le collaboratrici scolastiche non solo coadiuvano le insegnanti, ma svolgono anche un ruolo diretto di rapporto con l’utenza orientando i genitori con riguardo particolare verso quelli dei bambini nuovi iscritti.
e) Se necessario, le collaboratrici scolastiche devono intervenire per invitare cortesemente i signori genitori a rispettare le regole che la scuola si è date (lasciare gli ombrelli all’ingresso, non sostare oltre il necessario negli spazi comuni, ecc.).
f) Alle ore 9.00 il cancello principale della scuola dovrà comunque essere chiuso.
Art. 36 Entrate posticipate
a) Qualora i ritardi occasionali e non preventivamente comunicati alle insegnanti tendano a diventare abitudinari, il Dirigente (o il docente delegato) provvederà a richiamare per iscritto i signori genitori al rispetto degli orari. Nel caso in cui nemmeno l’invito formale di cui si è appena detto fosse efficace, il Dirigente potrà disporre la non ammissione dell’alunno per l’intera giornata.
b) In tutti i casi in cui i genitori sono costretti ad arrivare in ritardo a scuola potranno farlo solo fino alle ore 11.30, compilando l’apposito modulo giustificativo del ritardo.
In tutti i casi in cui è possibile, le insegnanti dovranno comunque essere informate preventivamente del ritardo anche per consentire di includere il bambino tra coloro che devono pranzare a scuola.
A riguardo si sottolinea che l’indagine quotidiana sul numero di pasti da preparare per i bambini presenti si conclude al massimo entro le ore 9.00.
Art. 38 Uscita alunni
a) La fase dell’uscita degli alunni ha inizio alle ore 15.45 (16.00 per gli alunni di Gozzolina che utilizzano lo scuolabus comunale) e termina alle ore 16.00. Al momento dell’uscita i genitori ovvero gli adulti delegati devono entrare nella sezione per prendere i propri bambini provvedendo poi a rivestirli negli appositi spazi comuni. Dopo aver ritirato i bambini non è consentito ai signori genitori sostare nell’edificio scolastico (salvo che non abbiano fissato un colloquio con le insegnanti) ovvero nel giardino. Le collaboratrici scolastiche hanno comunque l’obbligo di chiudere il cancello della scuola alle ore 16.05.
b) In caso di ritardo il genitore o il delegato dovrà compilare il modulo di USCITA IN RITARDO.
Art. 39 Uscite anticipate
b) Sono eccezionalmente consentite le uscite anticipate (per improrogabili esigenze familiari, per visite mediche). In tutti i casi in cui è possibile, le insegnanti dovranno essere informate preventivamente dell’uscita anticipata ed hanno l’obbligo di affidare i bambini solo ai genitori o a persone dagli stessi delegate che firmano l’apposito modulo.
c) Per delegare altre persone (anche i nonni) a ritirare i propri figli da scuola i genitori devono compilare il modulo apposito disponibile presso ogni sede scolastica, avendo cura di informare la persona delegata che le insegnanti potranno chiedere di esibire il documento di identità. Le deleghe possono avere durata variabile (annuale o temporanea) che dovrà essere chiaramente specificata al momento della compilazione del modulo che deve essere consegnato alle insegnanti.
Art. 40 Frequenza turno antimeridiano
a) Gli alunni i cui genitori all’atto dell’iscrizione optano per la frequenza del solo turno antimeridiano dovranno osservare il seguente orario:
ingresso: dalle ore 8.00 alle 9.00
uscita: ore 13.00 a Gozzolina e ore 13.15 a San Pietro
b) Data l’elevata valenza formativa del momento socializzante della mensa, si ricorda ai genitori che questa è parte integrante delle attività didattiche e non sarà pertanto possibile prevedere l’uscita degli alunni prima degli orari indicati.
Formulando apposita richiesta al dirigente scolastico i signori genitori potranno ottenere di ampliare la frequenza al turno pomeridiano anche durante l’anno scolastico.
Art. 43 Assenze
a) Le docenti annotano quotidianamente sul registro di sezione le presenze degli alunni.
b) Avuto riguardo per la particolare natura della scuola dell’infanzia, le assenze di breve durata (quelle cioè che si concludono nell’arco della settimana in cui hanno inizio) possono essere giustificate anche verbalmente alle insegnanti che ne prendono nota sul registro di sezione.
Le assenze più lunghe invece devono essere giustificate per iscritto dai genitori che utilizzeranno l’apposito modulo presente in ogni sezione.
Nei casi in cui l’assenza fosse prolungata per esigenze familiari, i genitori avvertiranno preventivamente le insegnanti.
c) Se un alunno rimane assente per più di trenta giorni consecutivi senza alcuna formale giustificazione da parte dei genitori e senza giustificato motivo, perde il diritto alla frequenza e viene depennato dal registro degli iscritti.
Art. 44 Salute alunni e somministrazione farmaci, comportamento in caso d’infortunio o di indisposizione degli studenti
a) Gli alunni devono essere portati a scuola in buone condizioni di salute.
La decisione di accogliere a scuola un alunno al quale sono stati applicati punti di sutura, protesi gessate, bendature rigide, ecc. compete alle insegnanti per le responsabilità e gli obblighi che le stesse hanno in tema di vigilanza. In ogni caso i docenti non potranno accogliere a scuola un alunno nelle condizioni sopraindicate se i genitori non esibiscono una certificazione medica che espliciti il parere del medico favorevole alla frequenza scolastica e se gli stessi non sottoscrivono una dichiarazione di piena assunzione di tutte le responsabilità derivanti dalla presenza a scuola del bambino.
b) Le docenti non possono somministrare alcun tipo di farmaco fatta eccezione per i farmaci salvavita espressamente prescritti e somministrati secondo le procedure del protocollo d’Intesa tra la ASL e la Regione Lombardia.
c) In caso di malessere dell’alunno, il docente in servizio (o i collaboratori scolastici o il personale di segreteria) provvederà ad avvisare telefonicamente i genitori o la persona delegata, per l’eventuale ritiro anticipato dell’alunno indisposto. Le insegnanti potranno chiedere di esibire il documento di identità se non conoscono personalmente la persona delegata.
Anche per le ragioni di cui si discorre, i genitori sono obbligati a comunicare formalmente sul diario i recapiti telefonici delle persone da contattare in caso di necessità sia ai docenti, sia alla Segreteria dell’Istituto. La comunicazione dovrà essere formalmente aggiornata tutte le volte che intervengono variazioni. I genitori sono inoltre tenuti ad informare la scuola di qualsiasi patologia, allergia o intolleranza. Tali informazioni saranno trattate dalla scuola nel rispetto delle norme sulla privacy.
Art. 45 Vigilanza
a) Per l’intera durata di ogni giornata scolastica, i docenti e le collaboratrici scolastiche – nell’ambito delle rispettive competenze e sempre in pieno accordo fra loro – devono attivare tutte le strategie necessarie per esercitare una costante vigilanza sugli alunni la cui incolumità fisica deve essere considerata un valore assoluto.
b) Ciascun docente deve avere costantemente sotto controllo tutti gli alunni della propria sezione.
Allorquando sono organizzate attività che prevedono la formazione di gruppi di alunni provenienti da più sezioni, il docente che conduce l’attività è anche responsabile della vigilanza.
Nei casi in cui sono realizzate attività che prevedono la partecipazione di esperti esterni, i docenti sono sempre presenti ed in qualunque momento possono chiedere all’esperto di interrompere o di modificare l’attività svolta se ravvisano rischi per l’incolumità dei bambini.
Allorquando sono programmate attività che prevedono la contemporanea presenza di due o più docenti, questi ultimi sono corresponsabili della vigilanza degli alunni.
c) Nella fase di progettazione delle attività educative e didattiche le insegnanti devono attentamente considerare tutte le variabili che interferiscono con l’obbligo di tutelare in via prioritaria l’incolumità fisica degli alunni.Tutto il materiale didattico – ivi incluso quello di facile consumo – deve essere messo a disposizione dei bambini solo se conforme a tutti i requisiti di sicurezza previsti dalle norme vigenti, ivi incluse quelle relative alla atossicità dei materiali stessi.
E’ fatto assoluto divieto non solo di dare in uso, ma anche di lasciare in luoghi accessibili agli alunni materiali oggettivamente assai pericolosi: taglierine, forbici a lama lunga ovvero con punte non arrotondate, flaconi di detersivo.
d) Per collaborare attivamente con la scuola, le famiglie degli alunni avranno cura di scegliere quotidianamente per i loro figli l’abbigliamento più sicuro e più funzionale allo svolgimento delle attività, evitando di far loro indossare collanine, orecchini, anellini, braccialetti, cinture, ecc. Gli occhiali da vista dovranno essere strutturati con materiali antiurto ed infrangibili. Al di là di singoli ed innocui oggetti a cui i bimbi sono talvolta molto legati (es. peluche), i genitori eviteranno di portare a scuola giocattoli senza un preventivo accordo con le insegnanti.
e) Il personale ausiliario – oltre che collaborare attivamente con i docenti – ha responsabilità dirette e specifiche sulla vigilanza degli alunni durante le fasi di ingresso e di uscita; quando è chiamato a sostituire per brevi periodi una insegnante che deve eccezionalmente allontanarsi dall’aula ovvero nei momenti in cui i bimbi utilizzano i servizi igienici esterni alle aule.
CALENDARIO SCOLASTICO
Scuola dell'Infanzia A. S.2021/2022
- Inizio lezioni infanzia S. Pietro e Gozzolina: 6 settembre 2021
- Termine lezioni infanzia S. Pietro e Gozzolina: 30 giugno 2022
- Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022
- Festività Pasquali: dal 14 al 19 aprile 2022
- Altre festività:
30 ottobre (delibera del C.I.)
1 novembre, festa di tutti i Santi
8 dicembre, Immacolata Concezione;
7/8 gennaio (delibera del C.I.)
28 febbraio 1 marzo vacanze di carnevale;
9 marzo, festa del patrono;
25 aprile, anniversario della liberazione;
1 maggio, festa del lavoro;
2 giugno, festa nazionale della Repubblica.
RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA
La famiglia è coinvolta nella vita scolastica ed è invitata a partecipare in maniera costruttiva e collaborativa alle iniziative promosse dalla scuola.
Gli INCONTRI CON LE FAMIGLIE sono sostenuti e condivisi nella scuola per consentire di creare una rete solida di scambi e responsabilità comuni.
Si utilizzano in tal senso i seguenti strumenti:
· assemblee
· consiglio di intersezione
· colloqui individuali
Nell'anno scolastico in corso sono previste le seguenti scadenze:
Nel mese di Settembre incontro con nuovi iscritti: è un incontro a carattere informativo con lo scopo di orientare i genitori nella scuola,
Assemblea ed elezione degli Organi collegiali nel mese di Ottobre: proposta ai genitori di tutti gli iscritti per spiegare le norme relative ad un buon funzionamento della scuola, l'organizzazione di una giornata scolastica, viene presentata la programmazione annuale e gli eventuali laboratori e progetti.
Durante questa assemblea, vengono inoltre presentate le funzioni degli organi collegiali ed eletti i rappresentanti di sezione
Riunioni di intersezione, a novembre , febbraio e aprile : partecipano le insegnanti e i rappresentanti dei genitori eletti durante gli organi collegiali; si discutono le proposte ed iniziative finalizzate all'ampliamento dell'offerta formativa.
Serata “scuola aperta” a gennaio, rivolta a tutti i genitori prima delle iscrizioni, per presentare la nostra realtà scolastica
Colloqui individuali a gennaio e a giugno: sono proposti due volte l’anno per tutti i genitori dei bambini frequentanti, al fine di confrontarsi sul comportamento del bambino, raccogliere desideri e valutare bisogni ed esigenze.
Nel mese di Giugno, visita preliminare dei bambini e genitori che frequenteranno il prossimo anno, per conoscere l'ambiente scolastico e familiarizzare con le docenti
La scuole dell'infanzia hanno attivato rapporti di collaborazione con gli Enti Locali e altre realtà educative, produttive e turistiche presenti nel territorio:
· Comune: servizio scuolabus, Progetto Biblioteca
· Asilo Nido comunale in merito al Progetto Continuità
· Asili privati in merito al Progetto Continuità
· ASL: UONPIA (neuropsichiatria, logopedia, psicomotricità,..) e Medicina di base per la formazione delle insegnanti.
· INDECAST (per il progetto sull’ecologia)
Negli ultimi anni abbiamo anche aderito ad alcune proposte del nostro comune come il Gran Carnevale Castiglionese con un gruppo mascherato.
La scuola dell'infanzia S.Pietro ha partecipato alla "GIORNATA DELLA TERRA" che si svolge solitamente nel mese di Aprile presso il Parco Pastore.
FINALITA’ della SCUOLA dell’INFANZIA
La scuola dell’infanzia, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea.
Si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza.
Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.
Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.
Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.
Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura.
Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità.
DALLE INDICAZIONI AL CURRICOLO
La nostra Progettazione delle attività Educative e Didattiche, fa riferimento alle Indicazioni Nazionali 2012 per il curricolo.
Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo.
L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti.
Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.
Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.
Il sé e l’altro
Il bambino è visto come un attento osservatore che pone domande, che ascolta; è attratto da tutto ciò che lo circonda, sente di far parte di una famiglia e di una comunità. Pertanto la scuola è vista come luogo di confronto e di cultura, di dialogo, di formazione.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze - Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. - Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. - Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. - Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. - Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. - Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono -familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. - Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.
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Traguardi per lo sviluppo della competenza - Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. - Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. - Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. - Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. - Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. |
Immagini, suoni, colori
I bambini manipolano, costruiscono, osservano, imitano, inventano, raccontano, si esprimono attraverso diversi linguaggi vocali, gestuali, sonoro-musicali e grafico-pittorici.
Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione. La scuola deve perciò promuovere diverse esperienze multimediali per potenziare nel bambino le capacità espressive, creative, cognitive e relazionali.
Traguardi per lo sviluppo della competenza - Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. - Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. - Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. - Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. - Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. - Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
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I discorsi e le parole
I bambini all’ingresso della scuola dell’infanzia esprimono i propri desideri,emozioni, interagiscono con i compagni. Se vengono guidati e stimolati perfezionano il loro patrimonio lessicale grammaticale, comunicativo e d’ascolto. La scuola dell’infanzia pertanto deve favorire e sostenere la padronanza della lingua italiana, ma rispettare anche le altre lingue. Offre a tutti i bambini opportunità e contesti educativi che promuovano l’espressione in tutte le sue funzioni, incoraggiandoli anche verso la lingua scritta.
Traguardi per lo sviluppo della competenza - Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. - Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. - Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. - Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. - Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. - Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. |
La conoscenza del mondo Oggetti, fenomeni, viventi, numero e spazio
Il bambino attraverso le azioni di vita quotidiana, attraverso il gioco e anche altre esperienze concrete di osservazione, manipolazione… ipotizza, riflette chiede spiegazioni; è un grande osservatore e organizzatore, ha un proprio modo di agire e interagire con lo spazio e con tutto l’ambiente che lo circonda.
La scuola dell’infanzia deve promuovere e offrire strategie nelle quali i bambini possano vivere esperienze che favoriscano lo sviluppo delle competenze, conoscenze, per indirizzarli nella costruzione delle prime immagini del sé e delle positività dell’ambiente in cui vive.
Traguardi per lo sviluppo della competenza - Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. - Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. - Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. - Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. - Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. - Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. - Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
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Dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria (dalle I.N.)
Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali).
Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale.
Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui.
Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto.
Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti.
Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici.
Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali.
Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza.
Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana.
Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.
Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.
È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta.
Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.
Il metodo educativo seguito è la “didattica per progetti” che consiste nell’approfondimento specifico attraverso il coinvolgimento del bambino, al fine di promuoverne gli apprendimenti. All’inizio di ogni anno scolastico, attraverso osservazioni ed indagini, viene individuato un bisogno/interesse che verrà sviluppato mediante una proposta variegata di attività: esplorazioni, esperienze pratiche, giochi, drammatizzazioni, letture, attività pittoriche e visite guidate.
La pratica della documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione, negli adulti e nei bambini, rendendo visibili le modalità e i percorsi di formazione e permettendo di apprezzare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo.
L' organizzazione delle attività didattiche avviene :
-nella sezione e nelle intersezioni,
-negli spazi esterni,
-nei laboratori,
-negli ambienti di vita comune,
si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove le stesse routine (l’ingresso, il pasto, la cura del corpo, il riposo, ecc.) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come “base sicura” per nuove esperienze e nuove sollecitazioni.
L’osservazione, nelle sue diverse modalità, rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni di sviluppo, rispettandone l’originalità, l’unicità, le potenzialità attraverso un atteggiamento di ascolto, empatia e rassicurazione.
L’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza.
Nel gioco, particolarmente in quello simbolico, i bambini si esprimono, raccontano, rielaborano in modo creativo le esperienze personali e sociali.
Nella relazione educativa, gli insegnanti svolgono una funzione di mediazione e di facilitazione e, nel fare propria la ricerca dei bambini, li aiutano a pensare e a riflettere meglio, sollecitandoli a osservare, descrivere, narrare, fare ipotesi, dare e chiedere spiegazioni in contesti cooperativi e di confronto diffuso.
L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica dell’ambiente educativo e pertanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica.
In particolare:
LA VALUTAZIONE
Che cosa valutano gli insegnanti:
MOMENTI DI ACCOGLIENZA E DIALOGO CON I GENITORI
· Visita alla scuola con genitori e bambini nel mese di maggio/giugno e distribuzione di una scheda anamnestica sui dati dei bambini
· Riunione con i genitori a settembre, dove verranno trattati alcuni punti:
a - Presentazione dell’intero personale della scuola
b - informazioni sull’orario di funzionamento
c - indicazione su atteggiamento e comportamenti da assumere per facilitare l’inserimento dei bambini
d - date e orari per l’inserimento dei singoli bambini , con le insegnanti di sezione
e – indicazioni sulla data e gli orari dei colloqui individuali
FASE DELL’INSERIMENTO
Obiettivo: favorire l’inserimento superando ansie, timori e paure.
Bisogni da soddisfare: esplorare, scoprire e appropriarsi del nuovo ambiente;
avvicinarsi e scoprire un nuovo mondo di relazioni con gli adulti e i bambini.
RUOLO DELL’INSEGNANTE
Nei confronti del bambino le insegnanti si propongono di promuovere:
- un’entrata piacevole e un graduale distacco dalle figure parentali
- l’incoraggiamento del bambino a muoversi nello spazio sezione e spazio scuola con sicurezza, l’esplorazione e la curiosità per i materiali didattici
- la graduale accettazione di piccole regole di gruppo e di vita comunitaria
Nei confronti dei genitori le insegnanti si propongono di:
- stimolarli a lasciare i figli con serenità
- far capire l’importanza di una frequenza regolare del bambino
- sollecitarli ad accompagnare il figlio nell’esplorazione del nuovo ambiente
STRUTTURAZIONE NEGLI SPAZI
Nelle sezioni verranno predisposti contesti rassicuranti e allo stesso tempo accattivanti alla portata dei bambini per suscitare curiosità e utilizzo.
L’ingresso alla scuola dell’infanzia costituisce una tappa fondamentale di crescita, che vede il bambino il più delle volte alla sua prima esperienza sociale. La scuola è il luogo in cui il bambino prende coscienza delle sue abilità e dove stabilisce relazioni sociali con adulti e coetanei. Gli alunni che iniziano a frequentare la scuola dell’infanzia hanno bisogno di percepire intorno a sé un clima positivo ed accogliente che consenta loro di superare i timori verso un’esperienza nuova.
Il primo giorno di scuola non è lo stesso per ciascun bambino: per alcuni si tratta di ritornare in un posto lasciato solo qualche mese prima ed è un appuntamento che viene vissuto, generalmente, in modo positivo; l’ingresso per i bambini più piccoli coinvolge le sfere profonde dell’emotività e dell’affettività: è un evento atteso e temuto allo stesso tempo, carico di aspettative ma anche di paure per il distacco dalla famiglia.
Accogliere i bambini significa aiutarli a stabilire relazioni positive con adulti e coetanei, significa condurli gradatamente alla scoperta della scuola e dei suoi spazi, significa dare loro sicurezza.
Le insegnanti ritengono che la compresenza all’interno della sezione in questo periodo di inserimento, sia indispensabile per un ambiente sereno in cui possano essere favorite le relazioni tra bambino- bambino, adulto-bambino, permettendo di affrontare von serenità questo nuovo periodo.
Le prime settimane saranno dedicate ad attività di recupero della sintonia col gruppo da un lato e, dall’altro, ad aiutare il bambino a riflettere sul significato di stare insieme.
Proporremo attività mirate a creare un clima di affiatamento e di apertura verso i nuovi compagni, tali attività saranno proposte sotto forma di gioco, che è una delle componenti principali nella formazione del bambino perché stimola l’inventiva, la creatività, la curiosità e l’ingegno.
Il gioco rappresenta, inoltre, un vero e proprio allenamento per avvicinarsi alla realtà dell’adulto.
Non meno importante è l’elemento emozionale inteso come il far parte di un gruppo, di sentirsi protagonista di una gara, di mettersi alla prova e di riuscire a superare le difficoltà.
♪ Esperto esterno coinvolto: prof. Serena Perini
♪ Sezioni coinvolte: il progetto è indirizzato a tutti i bambini, organizzati in gruppi per età
♪ Bisogni formativi da soddisfare: “…far partecipare i bambini a “attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e strumenti” (dalle Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia)
♪ Arco temporale di attuazione: tutto l’anno scolastico
♪ Organizzazione: il progetto si svolge indicativamente da dicembre a maggio e si concluderà con lo spettacolo finale. Le date sono calendarizzate all’inizio dell’attività secondo le esigenze delle insegnanti di sezione e dell’esperta.
♪ Obiettivi: Sviluppare la sensibilità musicale
Favorire la fruizione della produzione presente nell’ambiente
Stimolare e sostenere l’esercizio personale diretto
♪Modalità di attuazione: In genere il progetto educativo è un percorso pensato dall’esperta in collaborazione con le insegnanti, non un copione preconfezionato riguardante solo gli aspetti sonoro-musicali ma un insieme di percorsi collegati alla specifica programmazione didattica annuale. Si crea così un progetto “ad hoc” spesso collegato a uno sfondo integratore che conduce al raggiungimento di più obiettivi in campi diversi. Ritenendo che il linguaggio musicale sia utilissimo nella formazione del bambino e della sua personalità, attraverso i contenuti delle proposte sarà data importanza all’ idea di fratellanza, di amicizia, di mondialità e di cittadinanza. Far musica insieme vuol dire, infatti, favorire l’individualità se pur nel rispetto delle regole e comprendere, contemporaneamente, che si è parte di un gruppo. Anche lo sfondo integratore (probabilmente un racconto) che sarà scelto con le insegnanti di sezione sarà incentrato su questi temi importanti.
Per quel che riguarda le attività sonore e musicali in ogni incontro ne sono toccati (spesso tramite attività ludiche) i vari aspetti: esplorazione, produzione, ascolto.
L’uso di materiali sonori (strumenti musicali, canti, danze, brani di musica classica…) e non (corpo, oggetti, disegni, racconti…) oltre a favorire il raggiungimento degli obiettivi legati all’educazione musicale, favorisce la coordinazione psico-motoria, la socializzazione contemporaneamente lo sviluppo del sé.
L’ideale è svolgere queste attività con un gruppo di quindici bambini (numero ritenuto ideale dagli studiosi) in un luogo che permetta libertà di movimento per una durata che tenga conto dei tempi di attenzione dei bambini.
NELLE DUE SCUOLE NEL CORSO DELL'ANNO SCOLASTICO IL PROGETTO MUSICA SEGUIRA' LA PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI PLESSO
(vedi progetto musica scuola dell'infanzia di Gozzolina e/ o di San Pietro)
PROGETTO BIBLIOTECA
Il progetto BIBLIOTECA promosso dalla Biblioteca Comunale di Castiglione delle Stiviere-Area Cultura promuove l’avvicinamento alla lettura, ai libri, alla lettura, al mondo della biblioteca.
Ad anni alterni i bambini di 5 anni, delle due scuole sono coinvolti nel progetto e vengono accompagnati, generalmente nel periodo di Marzo/Aprile, dalle insegnanti nei locali della Biblioteca Comunale per partecipare alle letture animate e laboratori proposti da esperti.
Quest’anno il progetto Biblioteca, per le scuole dell’infanzia, prevede due percorsi:
La COMMISSIONE CONTINUITA' dell'istituto predispone tempi, modi e contenuti del progetto che vede impegnati bambini dell'ultimo anno e bambini di classe prima e quinta, in attività didattiche finalizzate .
Il progetto vuole promuovere la cooperazione e integrazione tra i due ordini di Scuola per avvicinare i bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia al contesto scolastico della Scuola Primaria.
CHI E’ COINVOLTO
· Bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia
· Bambini delle classi 1^
· Bambini delle classi 5^
· Insegnanti della Scuola dell’Infanzia e insegnanti delle classi 1^ e 5^ della Scuola Primaria.
QUANDO
Due/Tre incontri di circa due ore nel mese di Maggio tra la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria
COME
· Lettura e drammatizzazione di un racconto sulla tematica della gentilezza
· Attività grafico-pittoriche della storia stessa con le classi 1^
· Realizzazione di un lavoro da ritrovare alla scuola primaria
PERCHE’
· Garantire la continuità del processo educativo tra la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria
· Programmare attività ponte che consentano ai bambini di sperimentare la collaborazione con i compagni e insegnanti del successivo ordine di grado
· Favorire la conoscenza del nuovo ambiente scolastico
Attività/metodologia
I bambini verranno accompagnati alla scuola Primaria dove potranno conoscerne gli spazi e l’organizzazione e partecipare ad alcune esperienze. Tali esperienze verranno proposte sia nel plesso di “San Pietro” che nel plesso di “Gozzolina”.
Il progetto continuità prevede una giornata in cui i bambini potranno incontrare le future insegnanti e fare le prime esperienze anche alle Scuole Primarie dell'Istituto Comprensivo1 di Castiglione.
I bambini verranno accompagnati dai genitori nella scuola primaria dove sono iscritti per momenti organizzati di accoglienza e continuità.
Sono previsti inoltre incontri di continuità con l'asilo nido comunale "il Cucciolo".
Progetto di Prevenzione e Difficoltà di apprendimento
gestito dalla COOPERATIVA SOCIALE ONLUS “FIORDALISO”. Di Castiglione d/St.
A.S. 2016/17
Quest’anno il progetto si concentrerà unicamente sulla formazione e sullo screening diretto di quei bambini che le insegnanti riterranno potenzialmente fragili per quanto riguarda i pre-requisiti all’apprendimento.
Il progetto mirerà la sua attenzione al secondo e terzo anno della scuola dell’infanzia.
AZIONE 1 – II° ANNO INFANZIA Si propone un incontro di formazione con gli insegnanti per condividere un questionario che aiuti i professionisti ad individuare bambini con residue difficoltà linguistiche. In seguito a questo incontro gli insegnanti compileranno il questionario per quei bambini che ancora manifestano problematiche linguistiche.
Successivamente i professionisti di Fiordalisoi faranno una valutazione linguistica breve ed una successiva restituzione ai genitori di quei bambini che necessitano di un approfondimento diagnostico e di un'eventuale presa in carico logopedica.
AZIONE 2 – III° ANNO INFANZIA Si propone un incontro di formazione con gli insegnanti per condividere il metodo osservativo e per illustrare un questionario che li aiuti a individuare, insieme ai professionisti della Cooperativa Fiordaliso, i bambini con residue difficoltà linguistiche. I casi individuati dagli insegnanti, saranno oggetto di un secondo incontro con i referenti di Fiordaliso, nell’ambito del quale s’individueranno i bambini ai quali somministrare le prove.
Successivamente i professionisti di Fiordaliso effettueranno direttamente le prove di screening.
Dopo aver condiviso i risultati con gli insegnanti, incontreranno le famiglie dei bambini che hanno mostrato competenze a rischio o meritevoli di approfondimento diagnostico.
INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
Ministero della Pubblica Istruzione:
In appendice alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’Istruzione 2012, sono confermate le integrazioni alle Indicazioni Nazionali relative all’insegnamento della religione cattolica “Le attività in ordine all’insegnamento della religione cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori.
Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all’IRC sono distribuiti nei vari campi di esperienza.
Di conseguenza ciascun campo di esperienza viene integrato come segue relativamente alla Religione Cattolica:
CAMPI DI ESPERIENZA:
Il sé e l’altro
- Relativamente alla religione cattolica: Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
Il corpo in movimento
- Relativamente alla religione cattolica: Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
Immagini, suoni, colori
- Relativamente alla religione cattolica: Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
I discorsi e le parole
- Relativamente alla religione cattolica: Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.
La conoscenza del mondo
- Relativamente alla religione cattolica: Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
OBIETTIVI GENERALI
· Attraverso relazioni significative, i bambini sono aiutati ad aprirsi alla meraviglia e allo stupore nei confronti dell’esperienza religiosa, che incontrano nell’ambiente di vita, nelle persone, nel mondo circostante, attraverso tanti segni.
· Far incontrare i bambini con Dio Creatore e Padre Misericordioso
· Condurre il bambino a scoprirsi “Amato” e nella gioia di questa scoperta, rispondere con l’Amore
· Vedere nella natura l'opera di Dio e sviluppare la capacità di rispettarla e di evitare comportamenti di spreco.
OBIETTIVI FORMATIVI:
· Scoprire la bellezza del mondo creato da Dio per amore di tutti gin uomini.
· Scoprire nella natura e nella storia la presenza del Creatore e, attraverso l’iter formativo, a conoscere meglio Dio incarnato e l’uomo;
· Ascoltare la narrazione, dal libro della Genesi, del racconto della Creazione
· Prendere coscienza di far parte del creato e come tale di essere amato e di poter amare sviluppando la capacità del “prendersi cura” di ogni essere vivente.
· Esprimere gioia, stupore, meraviglia per le cose belle che scopre, per il dono della vita, per il creato ad imitazione di San Francesco.
· Comprendere e verbalizzare i gesti e le parabole della misericordia raccontati da Gesù nel Vangelo
· Imitare il cuore misericordioso di Gesù, donando e ricevendo il perdono
Ringraziare Dio perché nostro Padre Misericordioso, Gesù per la sua amicizia, Maria per la sua presenza materna.
· Partecipare attivamente alle attività, alle conversazioni e a brevi incontri di preghiera, di festa, al pellegrinaggio del giubileo, con impegno e spontaneità.
· Attraverso l’ascolto e l’analisi del Cantico Delle Creature introdurre ed affrontare argomenti e impegni, come l’ecologia, il riciclaggio, la nascita, la crescita, l’amore per se stessi e per gli altri.
I DESTINATARI DEL PERCORSO CURRICOLARE
Sono i bambini di 3/4/5 anni, finalizzato alle loro capacità.
DURATA
Una lezione settimanale da un’ora e mezza per ogni gruppo d’età da Settembre a Giugno.
MODALITA’ OPERATIVE
Nel tempo di “Accoglienza” (Settembre-Ottobre) Lavoreremo in collaborazione con tutte le insegnanti per la realizzazione della 1a UA “Accoglienza” e, a seconda dello specifico, dell’età e della maturazione dei bambini, proporremo le seguenti attività:
- attività di gioco di gruppo
- ascolto di brani musicali e canzoni apprendimento di canti
- narrazioni di racconti e lettura di brani della Genesi ed evangelici
- visione di filmati o dvd relativi ai brani evangelici
- esplorazioni e osservazione della natura
- conversazioni in “cicle time”
- drammatizzazioni, mimo e gestualità
- gesti concreti di amicizia (saluto, abbraccio, darsi la mano, scambio di doni, aiuto…)
- gesti concreti di condivisione (aiutare, donare, imprestare, ..)
- attività grafiche, pittoriche, manipolative
- schede specifiche di approfondimento dei racconti evangelici e non
- ricerca e scoperta dei “segni” delle particolari feste religiose: i Santi, Natale, Pasqua
- momenti di preghiera in classe e nel grande gruppo della scuola
Metodologia
Le attività si svolgeranno con varie modalità: potranno essere a piccolo gruppo, altre volte a grande gruppo.
Le attività didattiche si svilupperanno attraverso narrazioni evangeliche, drammatizzazioni, canto, momenti di gioco, attività manuali e grafico pittoriche, schede didattiche. Si farà ricorso, più volte, alla lettura come mezzo stimolante per la capacità di astrazione, di ragionamento, per la conoscenza di nuovi contenuti.
ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
UN NUOVO AMICO: SAN FRANCESCO (Accoglienza) Settembre / metà Ottobre 2016
Conosceremo il nostro nuovo amico Francesco che ci accompagnerà nelle nostre attività.
San Francesco Amico del creato –di ogni essere vivente
Obiettivi Educativi:
--‐ Esprimere gesti di accoglienza, di amore, di amicizia verso i nuovi compagni.
--‐ Conoscere l’amico Francesco che mi chiama a essere suo amico, e vuole farmi scoprire le cose meravigliose che Dio ha creato.
--‐ Scoprire il Messaggio di San Francesco
Metodologia/ Attività
--‐ Benvenuti a scuola: accoglienza dei bambini/e nuovi, che diventeranno “nuovi” amici.
--‐ San Francesco si presenta…. Vuoi essere mio amico?
--‐ San Francesco inizia a raccontarci il creato…
--‐ Ascoltare e cantare canzoni.
--‐ Drammatizzazioni, verbalizzazioni; giochi; esperienze pratiche e attività grafiche.
--‐ Conoscenza della figura di San Francesco attraverso testi idonei
--‐ Illustrazione del “Cantico delle creature”
Modalità di verifica:
Osservazione; conversazione e giochi.
DIO PADRE MISERICORDIOSO (Giubileo Straordinario della Misericordia) Metà Ottobre - Novembre
Descrizione del contesto educativo:
--- Dio Creatore del mondo.
--‐ Dio ha assegnato all’uomo il compito di governare e usare bene le cose da Lui create.
--‐ San Francesco: un amico del creato e delle creature ci aiuta a scoprire le bellezze del mondo creato da Dio e ci insegna a Lodarlo e ringraziarlo
--‐ Aiutare i bambini a scoprirsi: “amati da Dio Padre, aperti alla fraterna amicizia verso gli altri, alla condivisione, e a dare e ricevere il perdono.
--‐ Dio è un Padre misericordioso, che ama tutti gli uomini e perdona e accoglie tutti nel suo abbraccio d’amore.
Obiettivi Formativi:
--‐ Riconoscere la creazione come un dono
--‐ Sviluppare del senso di gratitudine
--‐ Imparare a ringraziare per il dono della vita
--‐ Iniziale consapevolezza del concetto di responsabilità nei confronti di persone, piante o cose che stanno intorno a noi
--‐ Dio non solo ha creato la natura, ma la segue e se ne prende cura.
--‐ Intuire il rapporto tra persone e ambiente (si vive bene in un ambiente bello)
--‐ Sviluppare atteggiamenti di attenzione e meraviglia nei confronti del mondo circostante.
--‐ Intuire che il creato è testimonianza dell’amore di Dio per noi.
--‐ Dai diversi esiti della semina intuire la nostra responsabilità di accoglienza o rifiuto.
--‐ Sviluppare capacità di ringraziare Dio perché nostro Padre Misericordioso
Metodologia/Attività:
--‐ Racconto biblico della creazione
--‐ Dio chiama l’uomo a cooperare alla sua opera
--‐ Esplorazioni e osservazioni
--‐ Esplorazioni in giardino per sfogliare il gran libro della natura
--‐ Narrazione, dal libro della Genesi, del racconto della Creazione
--‐ Ricerca di illustrazioni che rappresentano i doni di Dio
--‐ Attività grafiche collettive ed individuali
--‐ Interventi positivi (cura) o negativi (disordine, sporcizia)
--‐ Scopro e conosco gli elementi della natura
--‐ Dialoghi e conversazioni sulla salvaguardia della natura
Verifica
--‐ Verbalizzazione del racconto della creazione
--‐ Nomenclatura, anche con l’ausilio delle immagini, degli elementi principali della creazione (per i bimbi più piccoli)
--‐ Capire i momenti per dire “grazie” “scusa” “permesso”
--‐ Esprimere con gesti la misericordia, il perdono, la riconciliazione
IL FIGLIO DI DIO VIENE ABITARE SULLA TERRA(per rivelarci e portarci l’amore misericordioso del Padre) dicembre
Descrizione del contesto educativo:
---Gesù viene ad abitare sulla terra per stare con noi, per farci conoscere l’amore del Padre e per insegnarci come vivere felici nel suo Amore.
--‐ Così come la nascita di Gesù ha illuminato l’umanità, anche la nascita di ogni bambino è una grande luce per ogni famiglia.
--‐ La natività nel racconto evangelico
--‐ Il Natale cristiano: motivo centrale della festa è la nascita di Gesù
Obiettivi formativi:
--‐ Intuire che Dio Padre offre all’umanità il dono più grande: suo figlio Gesù
--‐ Scoprire che a Natale si festeggia un bimbo di nome Gesù
--‐ Conoscere il racconto della nascita di Gesù
--‐ Cogliere il messaggio cristiano del Natale;
--‐ considerare Gesù come guida del proprio cammino;
Metodologia/Attività
--‐ Cammino dell’avvento in preparazione al Natale
--‐ riferimenti biblici; Schede operative; grafico-pittoriche.
--‐ Ricerche di immagini natalizie
--‐ Dialoghi e conversazioni
--‐ I segni del Natale intorno a noi (addobbi, luci, musiche natalizie, decorazioni)
--‐ Gioia dell’attesa, fervore dei preparativi per un lieto evento
--‐ Anche la natura canta “Gloria a Gesù”: la notte, le stelle, gli animali del presepe
Verifica
--‐ Saper narrare nei tratti essenziali la storia della nascita di Gesù
--‐ Elaborazioni grafiche personali commentate
GESU’ CRESCE – GESÙ’ COMPIE GRANDI GESTI Gennaio-Febbraio
Descrizione del contesto educativo:
--‐ Gesù a Nazareth cresce con mamma e papà.
--‐ Episodi evangelici che testimoniano l’amore di Dio e la fiducia che egli chiede alle sue creature.
--‐ La crescita come cambiamento e arricchimento.
--‐ Il valore della fiducia e della speranza in Gesù.
--‐ La parabola del seminatore, la pecorella smarrita, il Padre buono. Gesù ci fa conoscere l’importanza dell’ascolto dei suoi insegnamenti
---Gesù compie gesti straordinari: i miracoli
Obiettivi formativi:
--‐ Pensare a Gesù anch’egli bambino.
--‐ Continuare la conoscenza della figura di Gesù.
--‐ Intuire che i cristiani si fidano di Gesù che è amico fedele
--‐ Approccio al pensiero che Gesù, figlio di Dio, è “Signore”
--‐ Intuire che…Io cresco: ero piccolo…ora invece…
Metodologia/Attività
--‐ Ascolto di racconti evangelici
--‐ Attività grafiche di vario tipo inerenti all’argomento
--‐ Ascolto ed elaborazione di passi del Vangelo…
Verifica
--‐ Conversazioni, ascolto dei commenti e delle osservazioni del gruppo
IL SEME DELLA VITA: LA PASQUA DI GESU’ Marzo - aprile
Descrizione del contesto educativo:
--‐ Pasqua festa della vita e della gioia.
--‐ L’amore di Gesù non si è fermato di fronte ad alcuna difficoltà.
--‐ I segni della Pasqua intorno a noi
--‐ Elementi della natura presenti negli episodi trattati (es.: rami d’ulivo)
--‐ L’ascolto e l’accoglienza della parola di Gesù ci aiuta ad avere più fiducia, speranza e gioia come la primavera, stagione del risveglio.
--‐ Scoperta, nella natura, di segni del risveglio primaverile.
Obiettivi formativi:
--‐ Intuire il significato cristiano della Pasqua; primo approccio all’annuncio fondamentale della nostra fede: Gesù è risorto.
--‐ Conoscere attraverso gli episodi evangelici, gli avvenimenti della Pasqua di Gesù.
--‐ Ricercare e cogliere i segni particolari che simboleggiano la festa pasquale (campane, uovo, colomba).
Metodologia/Attività
--‐ Ascolto della narrazione evangelica.
--‐ Realizzazioni grafiche a tema ed eventuale utilizzo di schede inerenti, per sottolineare e completare l’argomento.
--‐ Ascolto e rielaborazione del racconto della passione, morte e risurrezione di Gesù
--‐ Cercare i segni che rappresentano la festa e realizzare addobbi e regali.
--‐ Venire a conoscenza di tradizioni pasquali.
--‐ Osservazioni naturalistiche: sbocciare di gemme, spuntare di fiori, tepore del sole..
Verifica
--‐ Conversazioni, dialoghi ed esternazione delle proprie osservazioni
--‐ Disegni liberi
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MARIA, CREATURA DI DIO – LA CHIESA COME “CASA” DEI CRISTIANIDescrizione del contesto educativo:
--‐ Maria, anche lei creatura, è sempre obbediente al volere di Dio.
--‐Gesù ha avuto una mamma come tutti i bambini.
---la Chiesa come edificio-casa dei ritrovo dei cristiani
Obiettivi formativi:
--‐ Conoscere Maria, la mamma di Gesù
--‐ Conoscere la storia di Maria scritta nel Vangelo.
--‐ I cristiani onorano la Madonna e le riservano un culto particolare
--‐ Riconoscere la Chiesa come edificio “diverso” dagli altri
Metodologia/Attività
--‐ Ascolto di episodi della vita di Maria.
--‐ Coloritura di immagini raffiguranti la Madonna con l’impiego di tecniche varie (collage, coloritura con pastelli o pennarelli).
--‐ Visita alla chiesa parrocchiale
Tempi:
Maggio- Giugno
Verifica
--‐ Interazioni verbali con i bambini
--‐ Riconoscere l’edificio Chiesa